In questo racconto dovrò omettere molti particolari e naturalmente sostituire i nomi dei protagonisti, dato che su questo sito ho scelto di fare apparire il mio nome e cognome.
Mi limiterò perciò a raccontarti come sono finito a letto con una baby-sitter.
Questa ragazza lavorava a casa di un amico che chiamerò Claudio.
Claudio era un amico dalle vedute piuttosto tradizionali e dal carattere un po’ permaloso.
Generalmente una volta alla settimana mi ritrovavo a casa sua.
Conobbi la ragazza in questione, che chiamerò Roberta, nel periodo in cui lavorava come baby-sitter della sorellina di Claudio.
Roberta era sposata, molto carina. Io la trovavo estremamente sexy per via del suo modo di fare, tranquillo e pacato ma con dei guizzi di malizia.
Ogni volta che andavo a casa di Claudio e vedevo lei, mi si illuminavano gli occhi.
Hai presente quando ti basta parlare con qualcuno per sentire che il sangue comincia a scorrere?
Io avevo esattamente quel tipo di sensazione quando interagivo con lei.
Come sai, quando parlo con le donne per cui provo interesse, non uso alcuna tecnica, alcuna strategia, né tattica; semplicemente faccio leva sulla loro sessualità.
Con alcune donne questa scintilla sessuale è potente fin dall’inizio e si manifesta subito da entrambe le parti.
E’ il caso di Roberta. La guardavo e nella mia testa dicevo cose come “madonna madonna madonna madonna“. Il che non era una invocazione della Vergine, ma un tentativo di calmare i miei bollenti spiriti visto che nei primi tempi non potevo saltarle subito addosso come avrei voluto.
Ogni conversazione con Roberta era fuoco, ci guardavamo, le parole erano poche, gli sguardi lunghi e spesso guardandoci sorridevamo.
E’ questa la sensualità, la tensione sessuale che già è presente per natura fra uomo e donna.
Ogni volta che Claudio era in un’altra stanza e mi ritrovavo da solo con lei, quasi inevitabilmente ci ritrovavamo vicini. Ci capitava spesso di “cercarci” col corpo.
Ad esempio se lei era davanti al lavello e io dovevo prendere un bicchiere dalla credenza sovrastante, cercavo di avvicinarmici e di sfiorarla. Lei faceva spesso la stessa cosa: se io ero di fronte al televisore lei si metteva davanti al tavolo dandomi le spalle ma cercando di avvicinarsi quanto più possibile a me col corpo e col fianco.
Tali sensazioni sono comunque frequenti fra uomo e donna se si rimane “in silenzio” ad ascoltare.
Senza cercare di “far colpo”, di impressionare o di dire la cosa figa per “guadagnare punti”.
Cioè se non fai quello che fai sempre (tentare di impressionare la ragazza), la tensione erotica che già c’è fra uomo e donna ha la possibilità di svilupparsi.
La tensione erotica tra me e Roberta continuò ininterrotta per circa 2 mesi. Io ero indeciso su cosa fare perché non sapevo che reazione avrebbe avuto Claudio se avesse saputo che andavo con la baby-sitter della sorella.
Avrei voluto prendere Roberta di peso e portarla via, ma mi chiedevo cosa sarebbe successo, tanto più che era sposata.
Dopo circa due mesi di flirt trovai il coraggio di dire a Claudio che Roberta mi intrigava e, scherzando, che probabilmente ci avrei provato. Lui, con mia grande sorpresa, disse che non c’era problema. L’unica cosa è che non avrebbe mai dovuto venirlo a sapere sua madre, dato considerava Roberta come una figlia, né ovviamente il marito di Roberta, loro amico di famiglia.
A quel punto era passato così tanto tempo, che non sapevo come agire: se le avessi messo una mano sulla schiena (figuriamoci toccarle una coscia o il sedere) e avessi cominciato ad accarezzarla magari lei avrebbe avuto una reazione negativa; se le avessi detto d’emblée “usciamo“, “vediamoci” o cose del genere avrebbe potuto dissimulare tutto e dire “ma cosa dici sei pazzo“. Avevo insomma le classiche fisime che ti vengono quando aspetti molto tempo prima di provarci.
Decisi di prendere la cosa con calma, ma intanto le sensazioni e il flirt con Roberta continuavano imperterrite.
Un giorno presi coraggio e le dissi sorridendo mentre flirtavamo: “comunque flirtiamo ormai da mesi, abbiamo intenzione di fare qualcosa a riguardo? O dobbiamo continuare così per sempre?”
Lei sorrise e non disse niente. Scherzammo ancora un po’, dopodiché tornai nell’altra stanza con Claudio a studiare.
Un’oretta dopo ero di nuovo da lei che metteva a posto alcune cose, le dissi: “un amico ha un appartamento fuori città, la prossima settimana potremmo andarci insieme e fare quello che ci va di fare“.
Disse di no. Glielo proposi un paio di volte ancora nei giorni successivi senza successo.
Ad un certo punto mi venne in mente una cosa. Il mio amico proprietario dell’appartamento avrebbe dato una festa quel sabato. Visto che sapevo che lei si prestava a fare anche le pulizie qualche volta, le dissi che l’amico proprietario aveva bisogno di qualcuno che pulisse la casa prima della festa. Lei disse che poteva farlo. Avevo, e tutt’ora ho, un ottimo rapporto con questo amico, tanto che spesso mi presta la casa per fittarla a turisti e condividere i proventi degli affitti o per organizzare eventi insieme. Dissi quindi al mio amico che mi poteva dare le chiavi in quanto mi sarei occupato io della pulizia della casa. Comunicai quindi a Roberta che il mio amico mi aveva chiesto di occuparmi della pulizia della casa e che mi aveva dato le chiavi per farla entrare e fargliela pulire; le dissi anche di non preoccuparsi per come arrivarci perché l’avrei accompagnata io.
Accettò. La mattina del venerdì eravamo da soli in casa del mio amico. Mentre parlavamo come sempre le dissi sorridendo:
“sei al corrente che siamo soli in casa?“
lei sorrise. Continuava a pulire e mi chiedeva di aiutarmi nelle cose. Da lì a pochi minuti cominciammo a sfiorarci sempre di più mentre io l’aiutavo nei servizi. Arrivò il momento di pulire la camera da letto.
Ci ritrovammo in camera, io mi sedetti sul letto e cominciai ad accarezzarle la schiena mentre puliva. Lei disse di smetterla, ma non si spostava. Io continuavo, lei: “non posso continuare a pulire se non la finisci“. A quel punto si fermò e si sedette sul letto, cominciò a dire cose come “perchè hai puntato proprio me?“, “non poteva piacerti qualche altra ragazza?” ecc… io intanto continuavo ad accarezzarla e provai a baciarle il collo. Lei continuava a dire che non era il caso.
Le dissi più volte:
“tu devi fare ciò che ti senti, la cosa deve essere reciproca, se la cosa a te non va, non va nemmeno a me“.
Il suo corpo diceva una cosa, le parole dicevano un’altra. Finché, dopo numerosi tira e molla e un’atmosfera che si faceva sempre più rovente, mentre si lasciava un po’ accarezzare, baciare, e un po’ ci ripensava, le dissi che doveva almeno lasciarmi vedere i suoi bellissimi seni, lei con mia sorpresa disse: “solo uno“, mi ci buttai goloso, lei parlava ancora al ché le misi una mano sulla bocca come a dire “non parlare“. Lei cominciò a gemere. Da lì non potemmo e non volemmo più fermarci. Fu meraviglioso.
Oggi ancora mi capita di rivedere Roberta e passarci dei bei momenti insieme.
Cosa ci insegna questa storia?
Sempre la stessa cosa: le donne amano il sesso, solo non vogliono sentirsi “facili” o dare l’impressione di esserlo.
Questa cosa (dettata dalla nostra cultura) va rispettata. La cosa peggiore è incazzarsi.
Tanto più che la colpa è nostra: siamo noi che le chiamiamo “facili” se non fanno finta di essere disinteressate all’inizio.
Solo che alcuni uomini lo sanno e altri (la maggior parte) no. Quest’ultimi si fermano all’inizio, ai primi ostacoli. Pensano sia una questione di fare i romantici o peggio ancora, come pensano gli americani, di fare i simpatici e sfottere.
Non pensano assolutamente riguardi il connettere e conoscere una persona. Non pensano si tratti di “silenzi” più che di “cosa dire”. Ecco perché si fermano all’inizio. Con grande delusione da parte femminile.
Il matrimonio di Roberta? Va meglio di prima. Dice che il marito ora è tornato a guardarla “con gli occhi di prima”. Parole sue.
*N.B. I nomi dei protagonisti sono stati sostituiti per rispetto della loro privacy, per lo stesso motivo la foto dell’articolo (ad eccezione di me medesimo) non ritrae le persone descritte nell’articolo.*
“solo uno“ è da oscar! 😀
Comunque è esattamente la situazione in cui mi trovo io in questo momento.
Quando ci vediamo in compagnia è praticamente sesso a cielo aperto, ma quando le propongo di rendere la cosa privata si tira indietro in maniera davvero repentina.
All’inizio cominciavo a pensare che mi prendesse per il culo, poi mi sono reso conto che non posso aspettarmi che lei accetti apertamente un mio invito, quando dall’altra parte ha un marito.
Perciò paziento e aspetto l’occasione giusta. Ad essere sinceri è un po’ sfiancante sapere che tutti e due volete la stessa cosa ma “non si può”, ma allo stesso tempo molto intrigante!
Io con questa c’avrò provato una decina di volte e più. Naturalmente se non ci fossero stati segnali da parte sua mi sarei fermato molto prima.
Hai notato comunque come alla proposta “andiamo lì e facciamo quello che vogliamo” abbia risposto no, ma quando le ho proposto praticamente la stessa con la scusa di andare a pulire ha accettato?
Ciò accade con le single, figurati con le impegnate/sposate. Non potrebbero mai giustificare a loro stesse il fatto di aver detto “si ok andiamo” per il semplice gusto di farlo, come invece potremmo fare noi uomini.
Quindi purtroppo spesso ci vuole “la scusa” (in questo caso andare a fare le pulizie), così che lei potrà a dire a sè stessa “sono andata lì per fare le pulizie, mica per altro, sono ancora una brava ragazza”.
Prima biasimavo questo modo di pensare, ma non ha senso biasimarlo. La realtà è questa, meglio prenderne atto ed agire di conseguenza.
Sacrosanto.
Comunque mi piace come hai voluto sottolineare di nuovo il fatto che parlare è superfluo, se non deleterio.
Sì, a volte la sensazione che si prova nell’aver detto esattamente la cosa giusta al momento giusto è inebriante, ma ai fini della seduzione ha rilevanza relativa.
Ho sempre avuto l’idea che bastava essere minimal per essere seducenti, ma per anni non sono riuscito a tradurre questa idea in pratica. Invece ultimamente, grazie anche ai tuoi insegnamenti, posso assolutamente dire che facendo molto meno di prima mi sento molto più uomo di prima!
Sull’argomento ‘maschio alpha/dominante’ mi trovi assolutamente d’accordo su quanto sia diffuso.
Per esempio, oggi pomeriggio ero fuori dalla biblioteca,mentre stavo facendo pausa insieme ad un mio amico , si aggiungono due suoi amici.
Esce fuori l’argomento di come per le ragazze sia MOLTO più facile in disco rimorchiare ” loro devono solo scegliere”. La discussione poi si concetra sulle superfighe e di come ,secondo il mio amico, vadano per forza di cose con quello con i soldi,l’altro invece controbbatte dicendo che non vanno con quello con i soldi, ma ” con il maschio alpha dominante (manager,avvocati o al massimo superfighi,ma quest’ultimo caso è più raro), è nel dna di queste superfighe scegliere il meglio del meglio, leggasi MASCHIO ALPHA”
E’ una malattia sta cosa del maschio alfa.
La discoteca poi è il peggior luogo per parlare di psicologia femminile. E’ un luogo artefatto, creato ad arte per impostare un ambiente competitivo in cui gli uomini sarebbero i predatori e le donne le povere vittime. E’ il luogo dove l’energia è più nella testa e meno nel corpo.
Le donne in discoteca poi vivono una tragedia: tutti sbavano loro addosso, pochi ci provano.
Chi ci prova lo fa maldestramente (con l’energia nella testa) tentando di fare bella figura, spesso trovando il coraggio nell’alcol, quindi non c’è mai una reale connessione fra due persone. Ma è inevitabile in discoteca. E’ un luogo che uno deve proprio infliggersi ed è una totale leggenda che sia adatto al rimorchio.
Molto meglio locali tranquilli e rilassati, feste casalinghe ecc…
Ciò non vuol dire che non si possa combinare niente in discoteca, specie quando verso le 2 (complice il clima di competizione) hanno tutti cominciato a bere, ma è un luogo “migliorabile” sicuramente. Tra l’altro quelle che ti sembrano “strafighe” in discoteca le vedessi da qualche altra parte nel 99% dei casi ti accorgeresti che sono normali ragazze carine.
Si, sono d’accordo con ciò che dici, ma questa storia parte dal presupposto che tu piaci già alla ragazza. Secondo me una volta che hai capito che lei è attratta non rimane molto da fare se non godersela perchè la strada è piuttosto in discesa. Io ad esempio ho avuto nella mia vita solo due storie e guarda caso fin da subito ho capito che la ragazza era interessata. Ora da due anni sono single ma nessuna mi si fila per niente. Non mi guardano proprio, distolgono lo sguardo dopo un nanosecondo. Sembra che rabbrividiscano a vedermi eppure sono sempre lo stesso. Ma secondo te uno che è sempre stato trasparente per le donne può diventare una persona con una vita sessuale normale o addirittura uno scopaiolo?
Ciao Nobody! L’attrazione fra uomo e donna è SEMPRE PRESENTE per natura fra uomo e donna.
Tutti si vogliono fare tutti. Poi ci sono alcune donne che non nascondono i propri desideri come la protagonista di questo racconto e quindi te lo fanno capire subito.
E altre (la maggior parte) che lo nascondono.
Non fare mai l’errore di pensare che le donne non ti considerino per davvero.
E sempre un comportamento appreso quello che mettono in pratica.
Nella mia esperienze quelle che più facevano finta di non essere attratte erano quelle che più si trasformavano a letto.
Ricordati sempre che TUTTI CI VOGLIAMO FARE TUTTI PER NATURA.
Poi sei tu che diventi strano, tenti di fare colpo, di impressionare e di far ridere. E così facendo allontani le donne.
Se invece interagisci con le donne come se fossero tuoi amici (la regola dell’amico è la più grande stronzata della storia dell’umanità) vedrai che ci potrai interagire con tranquillità e NORMALITA’. E vedrai che non si allontaneranno.
A tutti fa schifo il viscidume. Viscido lo diventi quando gli altri percepiscono che stai modificando il tuo comportamento. Il chè è ciò che fa il 99% degli uomini quando vedono una donna.
Non cambiare il tuo comportamento, non cercare di dire cose interessanti, rimani banale nella conversazione, non ti impegnare a fare niente: vedrai che spianerai la strada all’attrazione che c’è già fra uomo e donna per natura.
Tu non sei assolutamente trasparente con le donne. Sei il contrario. Tenti di fare colpo e di “piacere”. Il chè è il contrario di essere trasparente.
Trasparente lo sei con i tuoi amici uomini.
Ciao Marco, ho letto tutti i tuoi articoli di questo blog e devo dire che sono abbastanza interessanti e distinti da tutto ciò che si può leggere altrove.
Mi sorge però una domanda che non trova risposta in quello che dici: cosa ne pensi delle famiglie? Le coppie dovrebbero esistere o ognuno può andare con chi gli pare senza impegnarsi nel costruire una famiglia e proteggerla? Se tu fossi un figlio che scopre che il padre ha avuto “accidentalmente” altri figli da altre mogli anche loro sposate, saresti comunque contento?
La cosa bella di questo sito è che ti apre la mente facendoti vedere tutto ciò che accade in maniera pragmatica e realistica, come se ti aiutasse a rimanere con i piedi per terra quando ci si rapporta con il sesso opposto. Tutta questa tranquillità però va pagata da qualche altra parte, ovvero nell’impossibilità di costruire una solida relazione. O forse c’è un modo? Illuminami.
Davvero un grande blog! Abbasso la seduzione arzigogolata e cervellotica “all’americana” di Mystery e soci!
Anche a me piacerebbe una risposta da parte di Marco all’interessante domanda (benché, ormai, di un paio di anni fa) de Il Pensatore qui sopra 😀
Rispondo dopo 100 anni a questa domanda. Ti riporto la risposta che avevo dato già ad un altro utente riguardo la Monogamia.
Per quanto riguarda la Monogamia. Si può benissimo decidere di stare insieme ad una ragazza, anche dopo hai capito la natura delle donne.
La natura delle donne è quella dell’essere umano: quindi è normale che sia tu sia lei penserete a trombarvi qualsiasi altra persona dell’altro sesso che vi passi accanto 20 volte al giorno.
Ma così come l’essere umano è dotato di tali istinti è anche dotato della capacità di non seguirli se pensi che possa far male all’altra persona e se così vi siete accordati fin dall’inizio della relazione (monogamica).
E’ ovviamente difficile tenere a bada i propri istinti naturali, ma non è impossibile, specialmente se eviti di “metterti” in situazioni difficili.
Uno dei problemi di oggi è che, data la propaganda “Disney”, che fa credere che la Monogamia sia facile, fluida e naturale, alla prima difficoltà la gente si lascia.
Invece se tu e la tua tipa credete che la monogamia sia la strada giusta per voi, nulla vi vieta di intraprenderla. E la consapevolezza che non è una cosa facile e naturale vi aiuterà a non abbattervi ai primi problemi sapendo che la monogamia va costantemente coltivata e curata come una pianta delicata che ha bisogno costante di cure.