L’epidemia dei senza palle ormai attanaglia la società occidentale da circa 20 anni.
A parer mio ciò è dovuto ai continui messaggi contrastanti che riceviamo da più parti.
In particolare c’è un enorme confusione tra chi dice “DISTRUGGI L’EGO” e chi dice “COMPORTATI COME UN RE”.
La cosa divertente è che spesso sono le stesse persone.
Ciò che non si capisce in realtà è che il problema non è avere un ego o non averlo.
Il problema è avercelo sano.
La maggior parte delle persone ha un ego costruito per piacere agli altri. E la cosa si aggrava se “gli altri” sono donne.
Se sei riuscito però ad entrare nell’ottica di questo sito probabilmente avrai notato che la cosa ti ha rassicurato non poco.
Se hai capito che per sedurre non c’è nulla in particolare da fare se non attingere a come funziona la sessualità femminile così da scatenarla (letteralmente “liberarla dalle catene”), è normale che una sorta di sorriso beato (o ebete) ti sia comparso sulla faccia.
Questa serenità che senti è dovuta al lasciare andare tutto ciò che era costruito per “piacere”.
Siccome hai la consapevolezza di non dover fare granché per sedurre, hai messo da parte ciò che del tuo ego era effimero perché percepisci di non averne più bisogno quanto prima.
La “pulizia” del proprio ego è un traguardo importante, a cui molte persone tentano di giungere, spesso invano, per tutta la vita.
Quando ho scoperto che bastava comprendere che le donne hanno la nostra stessa sessualità per annichilire quasi completamente la parte effimera (costruita per piacere) del mio ego ne sono rimasto profondamente sorpreso.
Se ci pensi però non è così incredibile: ti fà capire quanto di quello che facciamo (tra comportamenti, desideri, obiettivi ecc…) sia in realtà costruito per “far colpo”.
Questa cosa è insieme spaventosa ed affascinante.
Ho passato anni su seducere.com ad interrogarmi su come fosse possibile controllare l’ego.
Quando dopo una ricerca decennale sono arrivato a capire la vera essenza della sessualità femminile, una delle conseguenze inaspettate è stata una poderosa pulizia del mio ego.
Viceversa quanto più sale il bisogno di dare di sé una determinata immagine (pensiamo a facebook, instagram ecc…), tanto più le persone si costruiscono un ego effimero, finto, e di conseguenza sentono il bisogno di liberarsi da quelle catene che tale finzione gli impone.
A tal proposito non mi stupisce che oggi ci sia un’impennata dell’uso di droghe. Le persone si sentono sempre più intrappolate in una realtà artificiale, ergo cercano di allontanarsene cambiando il proprio stato di coscienza.
Ciò perché dare di sé una certa immagine è un lavoro, una schiavitù, una vera e propria tortura, che provoca enorme stress e porta via un’infinita quantità di energia.
Per me è stato totalmente inaspettato scoprire che dopo aver capito la sessualità femminile mi sentivo libero in una maniera molto simile a quando si abbonda con… l’alcol.
Dopo che sei uscito dalla Matrix Sessuale, in cuor tuo sai che non devi dare di te una certa immagine, che non ti devi sforzare di dimostrare nulla in particolare. Questo ti rilassa, ti disinibisce e ti permette di liberarti della parte “costruita” e inutile del tuo ego.
Una sorta di ebbrezza controllata e costruttiva, ma senza effetti collaterali.
La distinzione da fare perciò non è tra avere l’ego di un re (visione occidentale) e non averlo affatto (visione pseudorientale new age).
La distinzione da operare è tra avere un ego sano o meno.
Tranquillo, mi spiego meglio.
La completa distruzione dell’ego è una fantasia contemporanea che va estremamente di moda da circa un ventennio (guardacaso coincide con l’affermazione in occidente della piaga del politicamente corretto) e che nasconde non poche trappole.
In particolare l’eventualità di liberarsi completamente dall’ego (vivendo perennemente in uno stato di spersonalizzazione) non è così auspicabile quanto sembra.
Nella psicanalisi la totale perdita dell’io viene chiamata psicosi.
Al contrario, l’ego, quello sano, è estremamente utile.
Basti pensare che perfino piante e animali hanno un ego…
Aspetta Marco che stai dicendo?
Mi spiego meglio.
Non si tratta dell’ego degli esseri umani sviluppato e complesso grazie al fatto che possediamo la corteccia prefrontale.
L’ego di piante e animali è primitivo e basilare: sanno semplicemente distinguere tra interno ed esterno.
Stiamo parlando di coscienza? Di pensiero astratto?
No. Stiamo parlando dell’istinto basilare che hanno tutti gli esseri viventi di sapere cosa è “dentro” e cosa è “fuori”. Ciò in primis permette di difendersi dalle aggressioni.
No aspetta! Le piante tentano di difendersi dalle aggressioni?
Assolutamente sì: se una pianta percepisce la masticazione di un insetto, aumenta la quantità di sostanze chimiche nocive per l’insetto nelle proprie foglie.
Non solo: molte piante di fronte a un verme che ne mastica le foglie chiamano in difesa insetti predatori dell’aggressore tramite ormoni volatili che imitano gli ormoni sessuali di tali predatori (vedi: vespa parassitoide).(!)
Un’altro esempio fu la storia della strana moría di antilopi degli anni ’90 nella Savana.
In tale zona le uniche piante sopravvissute ad un grave periodo di siccità erano le Acacie. Ciò costrinse le Antilopi a cibarsi solo di Acacie mettendo a rischio la sopravvivenza di tali piante.
Le Acacie furono in grado di scambiarsi segnali di pericolo tramite l’etilene, un ormone volatile vegetale (sì anche le piante hanno ormoni), e cominciarono a produrre più tannini (sostanze inibitrici della digestione) per non farsi digerire dalle antilopi.
Il risultato fu che più di 3000 Antilopi morirono di fame.
Le piante quindi hanno il DESIDERIO di sopravvivere esattamente come qualsiasi altro essere vivente (sorry Vegans!).
Ripeto non stiamo parlando di un desiderio che scaturisce da un pensiero critico quale potrebbe essere il nostro.
Fatto sta che ogni entità vivente ha un ego (nel senso che sà cos’è esterno e cos’è interno). Ciò le serve al fine di sopravvivere e riprodursi.
Se anche noi lo abbiamo ci sarà un motivo.
L’errore è guardare all’ego come IL MALE ASSOLUTO malinterpretando le discipline orientali.
L’ego scaturisce proprio dall’istinto primordiale di sopravvivenza che tutti gli esseri viventi hanno.
La distruzione totale dell’ego, di te stesso, di tutto ciò che ti rende unico e specifico, fino ad arrivare al sè più intimo, non è così auspicabile come sembra.
Anzi porta alla completa follia esattamente come il fenomeno contrario: la megalomania.
La psichiatria sa che spesso soggetti definiti psicotici hanno atteggiamenti sia di totale perdita dell’io (spersonalizzazione), sia di megalomania.
La prospettiva di abbattere l’ego tout court potrebbe rivelarsi una scelta pessima. È vero, sembrerebbe calmare l’animo e rendere la vita più tranquilla e “quieta”. Ma si corre anche il rischio di spersonalizzarsi e perdere la voglia di vivere.
La cosa più divertente è che oggi si inneggia a seguire le proprie PASSIONI e contemporaneamente ad abbattere il proprio ego.
Ma è la tua maschera/persona/ego ad avere obiettivi, desideri, passioni, voglia di vita.
Se elimini completamente il tuo ego, il tuo sé più autentico, elimini anche tutto il resto.
E’ l’ego che sente di essere staccato dalle cose e che perciò tenta di raggiungerle.
Viceversa non te ne frega più niente, sei perfetto così: non hai un progetto, non hai un obiettivo, qualcosa che vuoi raggiungere, insomma non stai andando da nessuna parte.
La tua energia si abbassa e… muori un po’ dentro.
Sei in modalità provvisoria.
Oltretutto viaggi in balìa delle onde e delle opinioni altrui. Non c’è niente su cui non transigi o per cui ti infiammi.
Perciò non ascoltare la tua amica “new-age” che ha leggiucchiato qualche libretto sul Buddismo e dice che il desiderio è male: il desiderio è VITA.
Siamo qui per perseguire i nostri desideri grazie anche al nostro ego, che è lì proprio per quello. È uno strumento.
Non va demonizzato né santificato.
Se ci pensi lo stesso impeto sessuale non è altro che un… desiderio.
Se tu eliminassi completamente il tuo ego (leggi: se tu eliminassi completamente te stesso) non avresti nemmeno più voglia di sesso.
Hai rinunciato a tutto: hai rinunciato anche a quello. Sei diventato puro spirito: sei connesso a tutte le cose.
Bravo! Auguri!
Ma cosa fai ora?
Fai questo:
Liberati della parte effimera del tuo ego e salva la parte sana.
Un ego sano non è costruito per piacere agli altri, è sano quando si basa su cose in cui credi veramente e che non cambi in base alle circostanze.
Uno degli effetti collaterali del mio coaching è che ti liberi degli aspetti del tuo ego costruiti per far colpo.
Un ego sano non cambia col vento, non cerca di stravolgersi in base a quello che vuoi ottenere dalle persone.
Al contrario ti aiuta a far fronte alle critiche e ad andare avanti nonostante gli “haters“.
Se ciò che proponi cambia in base alle persone con cui parli, vuol dire che in realtà non proponi niente.
Se io sostenessi una volta che le donne non hanno voglia di fare sesso e un’altra volta che sono delle assatanate in base alle persone che mi trovo davanti, non avrei un ego sano. Avrei un ego costruito per tentare di piacere alle altre persone.
Se ogni volta che incontri una donna cerchi di dire le cose che secondo te vorrebbe sentire per portartela a letto, non hai un ego sano, hai un ego costruito per cercare di fare colpo.
Ed è esattamente questo il motivo per cui non scopi dal ’92.
Non cambiare il tuo carattere in base alle persone che incontri, tanto meno in base alle donne che ti interessano. E’ un inferno da cui non si esce.
Per scopare devi essere profondamente convinto che le donne amino fare sesso. Se metti continuamente in discussione questa verità non caverai un ragno dal buco.
Allo stesso modo se ogni volta che ti muovi verso ciò che vuoi, metti costantemente in discussione ciò di cui sei convinto, non arriverai da nessuna parte.
Marco innanzitutto bentornato!
Io ho avuto la fortuna di seguirti fin dall’inizio della fondazione del tuo sito e quello che ne ho ricavato personalmente è stata una rivoluzione, una nuova linfa, un risveglio.
Mentre leggevo questo articolo stavo già pensando al commento che volevo lasciarti, volendo sottolineare come la rivoluzione, nel mio caso, abbia coinvolto il mio intero modo di stare al mondo, non solo la parte sessuale (come è inevitabile che accada). Non solo nessun tipo di preoccupazione nel rapporto con le donne, ma anche in tutte le altre attività quotidiane.
Scorrendo le righe, però, sono arrivato alla parte in cui parli dell’apatia derivante dall’annullamento dell’ego… e lì mi hai colpito con un una sedia in faccia, stile wrestling.
E’ proprio ciò che sta succedendo a me in questo momento!
In realtà non me ne ero reso conto fino a che non ho letto la tua frase: “Ma così facendo la rende anche più monotona, spenta, meno degna di essere vissuta.”
Attualmente sono così slegato dall’inseguimento di qualsiasi risultato che sto passando un periodo di completa stasi. Io che al contrario sono sempre stato pieno di spunti e voglia di fare. Sono sereno… ma piatto! E sento che questa condizione non mi soddisfa, appunto perchè mi sembra che io stia facendo passare il tempo senza sfruttarlo.
E quindi leggerlo così mi ha fatto davvero impressione.
E boh, sei sempre un passo avanti… Non so come fai!
Che dire se non Grazie!
Come dicevano i Queen: Surrender your ego, be free, be free to yourself.
John ogni volta che commenti mi fai commuovere 😀
*Surrender your fake ego, save the real one.
Tutto può essere riassunto nella ricerca dell’equilibrio.
In un corridoio al buio, per trovare il centro bisogna sbattere sia col lato sinistro che col lato destro.
Sia io, che tu, che chiunque intraprenda il percorso, farà caso a questa cosa.
Prima di iniziare a seguire il tuo primo progetto, Seducere, nel lontano 2010, ero dal lato “Occidentale”, ovvero politically correct, ego effimero, con tutto ciò che sappiamo ne derivi.
Poi circa un anno e qualche mese fa, sono arrivato a quella che può essere definita come “distruzione dell’ego” di cui non sto qui a raccontare.
Ed ora leggere questo articolo ha semplicemente messo in ordine quanto mi girava in modo confusionario in testa.
Perchè da un anno e mezzo a questa parte mi sono ricostruito un ego sano.
E so riconoscerlo perchè mi rispecchio in quello che tu dici.
Ed ho iniziato a vedere la retorica della distruzione dell’ego proprio come la vedi tu:
ti rende inerte, fermo, piatto.
Che è la stessa cosa che vorrebbe la società per renderti controllabile.
Sognare ed avere degli obbiettivi è quanto di più sano possa esistere al mondo.
Ma solo se lo si fa per se stessi. E non per piacere a qualcun’ altro.
Come dice una canzone “The only way to fix it is to flush it all away”
Forse per aver un ego sano, bisogna prima distruggerlo e poi ricostruirlo.. chissà?
Grazie Marco, sai sempre scrivere le cose giuste al momento giusto.
Su le mani per i Tool
In realtà il politicamente corretto non è mai stato un concetto Occidentale. Ce le siamo tirate violentemente nei denti fino a qualche decennio fa.
Di buonismo però moriremo tutti se continuiamo di questo passo.
Non devi “flushare” tutto via comunque, devi salvare ciò di cui sei autenticamente convinto.
E poi niente, arriva un certo Marco che ti salva il culo 😉
Facciamo che non diventi un’abitudine
Grazie Marco, come al solito numero uno in Italia
Yo fratello! Contento ti sia piaciuto l’articolo.
Marco, che ne pensi di questi scrittori/MOTIVATORI/guru/oratoriTed/…….. molto inflazionati come Oprah,Paulo Coelho,Dan Pink,ecc,.?
Non penso niente in particolare: ognuno di loro dice cose che condivido e cose che non condivido. Prendi da loro ciò che ti sembra più utile e usalo 🙂
Marco continuo a confermare la tua genialità. Personalmente ho anestetizzato,credo sia il termine giusto,l’ego perchè le circostanze esterne erano diventate più forti e la forza del mio ego si è affievolita man mano sempre di più. A questo punto come fare affinchè questo non succeda? Spero che tu abbia compreso cosa voglio dire.
Ciao marcoo
Mi hai colpito nel profondo, hai sradicato anni ed anni ed anni ed anni di frustrazione, GRAZIE..